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Al Foro Italico entra nella fase clou il FIP Promises Italy BNL Roma, dedicato ai giovani talenti del padel. "Quello che rappresentano questi campi ci dà la carica"
di Lucia Laudando | 14 giugno 2025
Un weekend indimenticabile accanto ai grandi campioni del padel. La NextGen della "pala" brilla nel sabato del Foro Italico, dove sono iniziate le fasi decisive del FIP Promises Italy BNL Roma, uno degli appuntamenti del circuito che la Federazione Internazionale Padel ha costruito per i fuoriclasse del futuro e che è passato negli ultimi tre anni da 12 a 78 tornei in tutto il mondo.
Una tappa speciale, visto che gli Under 18 impegnati giocano praticamente in contempranea con il BNL Italy Major Premier Padel, sugli stessi campi dei loro idoli. A raccontare le loro emozioni sulle gradinate del Pietrangeli sono Edoardo Riso e Enzo Vista, al termine della vittoria che li ha portati in semifinale. "Giocare qui è pazzesco, soprattutto per me che sono romano e abito anche qui vicino!", dice Edoardo, 17 anni, giocatore di sinistra aggressivo e di grande intensità. "All'inizio c'è stata tanta tensione - ammette -. E' la prima volta che gioco qui ed è normale essere un po' contratti. Poi piano piano ci siamo sciolti e siamo andati bene. Risultato a parte, questo è un posto bellissimo, i campi sono stupendi e si gioca alla grande". Sensazioni a cui fa eco Enzo, 18enne di Barletta, due anni fa convocato con la Nazionale giovanile per i FIP Juniors World Padel Championships in Paraguay. "E' come dice Edoardo, all'inizio l'emozione è tanta e si entra contratti. Si sente il peso simbolico di questo posto. Però è proprio tutto quello che rappresenta che alla fine ti aiuta, è un palcoscenico che dà la carica con il passare dei minuti. Quindi sì, essere qui ci ha aiutati molto".
Giocare accanto ai top player mondiali dà una motivazione in più, e aiuta a pensare in grande: "Tra dieci anni mi vedo nel tabellone principale dei tornei Premier Padel - continua sorridendo Edoardo - Ci stiamo lavorando tanto col mio coach, l’obiettivo è entrare nella top 40 del ranking mondiale". Nel frattempo "mi ispiro a Coello. Mi colpisce il suo modo di rimanere concentrato a lungo, anche con distrazioni intorno. Durante l'allenamento, per esempio, tutti lo guardavano e lo filmavano, ma lui proseguiva come se fosse da solo. Anche fuori dal campo è un vero professionista e cerco di imitarlo". Per Enzo, invece, "Di Nenno è il migliore, mi rivedo un po' in lui. Da come si comporta in campo si capisce che si diverte, pur continuando a battersi su ogni palla. A me piace proprio questo: divertirmi ma essere sempre dentro la partita".
Torneo a parte, la vita da atleta di entrambi si intreccia con quella dei loro coetanei, con tanta voglia di vivere al di là del padel: "Manteniamo una solida routine, ci svegliamo presto, ci alleniamo e seguiamo la dieta - continuano - Ma per noi è importante soprattutto divertirci. Per arrivare a un livello più alto bisogna essere professionali, ma è molto importante stare bene anche con se stessi e godersi la vita. Quindi sì, ogni tanto qualche sfizio con gli amici è giusto e ci fa entrare meglio in campo", concludono.