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I Chingalan conquistano Roma: "Testa e leggerezza, così abbiamo battuto Agu e Arturo"

La coppia numero due del mondo parl dopo il trionfo all'Italy Major contro Tapia e Coello: “Non ci siamo mai visti a casa, sapevamo che saremmo riusciti a batterli ancora"

di | 16 giugno 2025

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Lavoro, concentrazione e un pizzico di leggerezza, perché in fondo si va in campo per giocare a padel. Fede Chingotto e Ale Galan festeggiano nella magica notte che ha regalato loro il titolo al BNL Italy Major Premier Padel, a quasi un anno dall'ultima finale vinta contro Arturo Coello e Agustin Tapia. Una serata che scaccia i fantasmi dei tanti confronti decisivi persi lo scorso anno e che restituisce fiducia alla coppia numero due del mondo: "La verità è che abbiamo smesso di pensare a troppe cose, alla fine è una partita di padel - racconta Galan nella conferenza stampa post partita -. Volevamo davvero vincere, abbiamo studiato tanto i nostri avversari e avevamo tante alternative e soluzioni, probabilmente troppe. La fiducia in noi stessi è stata la chiave del match: quando l'abbiamo sentita e non abbiamo più pensato di continuo a cosa fare siamo riusciti a concretizzare i punti nei momenti chiave della partita". 

A sottolineare il rapporto con tutto il team il supporto reciproco nelle fasi cruciali dei match è invece Chingotto: "Ho realizzato un punto molto bello a inizio del secondo set, uscendo dal campo, ma la verità è che ci sono riuscito perché il mio compagno ha fatto un passo in più e mi ha messo nelle condizioni di farlo. Ma devo ringraziare tutto il team, l'allenatore, la M3 Padel Academy, e un pensiero speciale va a Gabi Reca (il ct dell'Argentina, ndr), che è come un padre per me. Abbiamo lavorato tanto per questa vittoria, quindi la emozione è enorme".

Il successo di oggi dà la carica, ma Galan nega che nei momenti di crisi la coppia abbia pensato di mollare: "Non ci siamo mai visti 'a casa'. Sapevamo che se avessimo continuato a lavorare giocare le opportunità sarebbero arrivate. Artur e Agu hanno fatto un salto di qualità, e questo va riconosciuto. Non è che noi abbiamo giocato peggio, ma loro sono migliorati. Questo ovviamente ci spinge ogni giorno a superare i nostri limiti, così come anche noi stimoliamo loro. In generale - prosegue - siamo stati molto costanti, abbiamo giocato molte finali. Contro di loro avevamo già vinto, quindi sapevamo che potevamo farcela. Ma vincere un Major qui a Roma è davvero speciale". Più in generale Ale che "non so se è il nostro miglior torneo come coppia, ma sì, stiamo giocando a un alto livello ed è bello vedere il risultato sul campo, ma dobbiamo continuare a migliorarci".

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