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Il ritorno al successo di Galan e Chingotto, Gemma Triay che si riprende (meritatamente) il numero uno, la storia di Perino… Express, la presenza di Sara Errani, il post di applausi di Sanyo, la visita del presidente del CIO e tanto altro: tutto ciò che resta della quarta edizione del BNL Italy Major
di Marco Caldara | 16 giugno 2025
La quarta edizione del BNL Italy Major ha detto soprattutto due cose: Gemma Triay è di nuovo – anche secondo il ranking – la miglior giocatrice del mondo, mentre Galan e Chingotto sono finalmente riusciti a rompere l’incantesimo Tapia-Coello. Ma negli otto giorni di grande padel sui campi del Foro Italico c’è stato anche tanto, tantissimo altro, fra volti nuovi, storie divertenti e un momento potenzialmente storico per il futuro del padel a livello globale. Ecco tutto quello che rimarrà di un torneo (di nuovo) da ricordare.
GALAN E CHINGOTTO, 343 GIORNI DOPO
Era scontato che prima o poi Ale Galan e Federico Chingotto sarebbero riusciti a battere di nuovo Agustin Tapia e Arturo Coello, ma lo era molto meno che ce la facessero nella finale del BNL Italy Major, in quel Foro Italico dove li avevano battuti in finale già nel 2024. I numeri uno avevano una gran voglia di riprendersi il trono della Capitale, invece si sono dovuti arrendere di nuovo agli outsider, a 343 giorni dall’ultima volta (la finale del 2024 a Genova) e dopo una striscia di 9 successi di fila nei face to face. Tanti applausi per entrambi: per un Chingotto in versione superman e un Galan che a Roma riesce sempre a esprimersi al meglio. In quattro edizioni ha vinto tre volte.
LA PRESENZA (E LA PRESTAZIONE) DI SARA ERRANI
L’arrivo al BNL Italy Major di Sara Errani, con in valigia i due titoli vinti in doppio al Roland Garros, ha monopolizzato l’attenzione nei primi giorni del torneo. Ma la sua partecipazione non è stata solo una (azzeccata) mossa pubblicitaria: Sara ha giocato anche una signora partita, insieme a Giulia Dal Pozzo, non andando così lontana dall’impresa contro Bellver/Rodriguez. In più, col suo padel essenziale a zero rischi, Sarita ha dato una lezione a tanti amatori: meglio affidarsi a ciò che si sa fare bene, piuttosto che azzardare soluzioni estemporanee finendo per commettere più errori. In sostanza, la scelta di darle una wild card ha funzionato, così come l’assaggio di futuro. Tanto che, dopo l’eliminazione, la romagnola è rimasta un paio di giorni in più al Foro Italico, per allenarsi con le big e continuare la formazione da padelista in divenire.
Dal tennis al padel: l'esordio di Sarita al BNL Italy Major
GEMMA TRIAY, VERA NUMERO UNO
Su chi fosse la miglior giocatrice del mondo non c’erano particolari dubbi nemmeno prima del BNL Italy Major, eppure il ranking FIP dava ragione ad Ari Sanchez e Paula Josemaria, soprattutto in virtù dei risultati dello scorso anno. Ma Gemma Triay ha un’altra marcia e l’ha dimostrato anche davanti al pubblico del Foro Italico, trascinando Delfi Brea al secondo titolo Major consecutivo. La spagnola si è presa un premio di MVP del torneo femminile mai così meritato: la finale l’ha decisa lei, perfetta a livello tattico e super efficace coi colpi da sopra la testa. Torna al comando della classifica mondiale a quasi 33 anni (li compirà il 28 giugno) e se continua a giocare così rimarrà in testa a lungo.
IL FORO ITALICO VESTITO DI BLU
C’è il rischio di sembrare ridondanti, ma a dirlo sono i giocatori: per giocare a padel non c’è luogo al mondo più affascinante del Foro Italico. Anche la quarta edizione del BNL Italy Major è stata un successo su tutta la linea, in un palcoscenico unico. Persino chi, il primo anno, gridava allo scandalo nel vedere la casa del tennis italiano prestata allo sport cugino, è stato da tempo costretto a ricredersi.
LA VISITA DI THOMAS BACH
A che punto è il viaggio del padel verso il sogno dell’approdo alle Olimpiadi? Una risposta, forte e chiara, l’ha data il venerdì del BNL Italy Major, quando a far visita al torneo e ai suoi protagonisti è arrivato niente meno che Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Una presenza che vale più di mille parole, che naturalmente ha nel presidente FIP Luigi Carraro il suo principale artefice. E pazienza se Bach è ormai a fine mandato, visto che fra esattamente una settimana (23 giugno) il suo ruolo sarà assunto da Kirsty Coventry: all’indomani, sempre a Roma, Carraro ha incontrato anche lei, col Colosseo sullo sfondo. Come fatto con Bach, il numero uno della FIP le ha donato la pala ufficiale del torneo, con disegnato su uno dei due piatti proprio il Colosseo. L’ha usata anche Paquito nel corso del Major: un pezzo da collezione.
IL SET DA 98 MINUTI
L’ufficialità l’ha data direttamente dal campo Barbara Vitantonio, volto di Premier Padel per le interviste a giocatori e giocatrici: il primo set della semifinale fra Sanchez/Josemaria e Gonzalez/Fernandez è stato il più lungo nella storia del circuito Premier Padel. 98 minuti di pathos, punti infiniti, chance da una parte e dall’altra, fino al 10/8 nel tie-break in favore delle più forti. Molti invocano – con qualche ragione – il ritorno del punto secco sul 40/40, come era stato introdotto un tempo. Ma, se da una parte aumenterebbe l’imprevedibilità, dall’altra priverebbe di situazioni come quella di sabato sera. Si è respirata tutta l’essenza del padel femminile, molto più educativo rispetto a quello maschile per chi da casa guarda con l’obiettivo di imparare qualcosa. Perché ci sono molta meno potenza e molti meno smash (per fortuna), ma in compenso molta più tattica, pazienza, trame di gioco, costruzione del punto. Aspetti che, a differenza delle cannonate e delle acrobazie degli uomini, anche il comune mortale può provare almeno a imitare.
LEAL-GUERRERO, PADEL ED ENTUSIASMO
Nati ad appena due giorni l’uno dall’altro, nel luglio del 2003, Javi Leal e Fran Guerrero avevano giocato insieme da juniores, mai da “pro”. Poi, un mesetto prima del BNL Italy Major, i due andalusi hanno deciso di provarci anche fra i grandi e a Roma sono stati la coppia rivelazione, arrivando in semifinale e spaventando anche i numeri uno Coello-Tapia, costretti alla rimonta. Impossibile non lasciarsi trascinare dal loro modo di interpretare il padel: ci sono potenza e aggressività, ma anche – o soprattutto – entusiasmo, generosità, grinta, una voglia di emergere che si vede a occhio nudo. In termini di emozioni trasmesse al pubblico del Foro Italico, la miglior partita della settimana è stata la loro vittoria contro Coki Nieto e Mike Yanguas.
PERINO… EXPRESS
È stata la storia più curiosa del torneo 2025. Già rientrato a casa a Barcellona dopo la sconfitta al turno decisivo delle qualificazioni, l’italo-argentino è tornato nella Capitale in fretta e furia nella serata di martedì, dopo aver scoperto che si era liberato posto per una coppia lucky loser, direttamente al secondo turno. Ha firmato insieme al partner Mario Huete, il posto è andato a loro e non solo hanno avuto una seconda chance romana, ma l’hanno anche colta al volo, vincendo la partita e regalandosi gli ottavi in un Major, fra emozione e lacrime. Poi, all’indomani Galan e Chingotto gli hanno dato zero chance, ma conta poco. Il tour de force ha prodotto ugualmente 180 punti e oltre 5.000 euro a testa: ne è valsa la pena.
LA GARANZIA DELLE COPPIE DI PUNTA
Le prime tre coppie del mondo nelle semifinali maschili, le prime tre coppie del mondo nelle semifinali femminili. E le due migliori finali che il torneo potesse augurarsi. Può sembrare monotono trovare sempre i soliti noti a lottare per i titoli, ma se guardata da un altro punto di vista la situazione è un valore enorme. Perché nelle fasi finali c’è sempre la (mezza) certezza di vedere in azione tutti i più forti: per chi acquista i biglietti (in anticipo), con l’augurio di trovare in campo proprio loro, non è esattamente un male.
IL POST DI SANYO GUTIERREZ
Oltre a essere un campionissimo del padel, ex numero uno del mondo e fra i giganti per anni e anni, Sanyo Gutierez è un giocatore che non ha peli sulla lingua. Una mente brillante anche fuori dal campo, uno che quando ha qualcosa da dire la dice e difficilmente spende parole di circostanza, di quelle dette tanto per dirle. Per questo, il post Instagram che ha accompagnato la sua eliminazione dal torneo è l’attestato di stima migliore che il BNL Italy Major potesse ricevere. “È terminato – ha scritto il “mago” – quello che per me è il miglior torneo nella storia di questo sport. Spesso parliamo solo quando qualcosa non funziona, per lamentarci, mentre quando tutto va alla perfezione non diciamo nulla e ci comportiamo come se fosse normale. Questa volta voglio complimentarmi con gli organizzatori di questo torneo INSUPERABILE”.
Scatti in campo, ma anche fuori: 10 cartoline dal BNL Italy Major