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La sola azzurra capace di superare le qualificazioni del BNL Italy Major è una ragazza che al padel deve tutto. Il trauma dell’addio obbligato al tennis (causa polso maledetto) l’aveva segnata, ma poi ha scoperto il padel e lanciato una carriera di tutto rispetto. Con tanto di approdo in nazionale
di Marco Caldara | 09 giugno 2025
Riyadh no, Gijon no, Roma sì. Evidentemente, a Lorena Vano serviva il BNL Italy Major per tornare ad assaporare il gusto del main draw in un torneo Premier Padel, per la prima volta in questa stagione. Dopotutto, al Foro Italico la strada la conosceva: ce l’aveva già fatta nel 2023 a fianco della spagnola Lucia Peralta e ci è riuscita di nuovo due anni dopo, superando le qualificazioni con la stessa compagna. È grazie a Lorena, nata a Caserta (città di papà) e cresciuta sin dall’età di un anno a Malaga (paese della madre), che l’Italia ha guadagnato una bandiera in più nel main draw al via martedì. Una soddisfazione doppia perché arriva a Roma, in quel Foro Italico che Lorena sognava da giovane tennista. Ne aveva ben donde perché prometteva un gran bene, tanto da provare il debutto internazionale già a 16 anni. Ma un polso sinistro maledetto aveva altri piani e ha rovinato i suoi, obbligandola prima a ripetuti – e vani – consulti medici, poi a dire basta molto presto.
“Per allenarmi e competere – ha raccontato la 25enne azzurra – avevo bisogno di infiltrazioni continue, perché il dolore era troppo. Dopo due anni di lotta continua e tanto sconforto, decisi che non era più il caso di continuare”. Un trauma tale che per un anno Lorena non ne volle sapere di nessuno sport, chiudendo la racchetta in un cassetto. Poi però, dal nulla, è sbucata la pala, panacea a qualsiasi trauma. Anche perché nel suo caso, da destrorsa, la mano sinistra può riposare. A spingerla a tornare in campo fu papà Umberto, ma inizialmente la figlia non aveva alcuna intenzione di farlo in maniera competitiva. Poi, però, un giorno si è imbattuta in José Solano, formatore di Bea Gonzalez per quasi dieci anni: notate le sue qualità, l’ha invitata a provarci sul serio. Si è convinta e un paio d’anni più tardi era nelle prime 100 del mondo.
Lorena è poi salita fino al numero 55 e fino a meritarsi il sogno della maglia azzurra per due volte nel 2024, prima agli Europei di Cagliari (argento) e poi ai mondiali in Qatar (bronzo). Oggi è scesa in 85ma posizione, ma a Roma ha una bella chance per raccogliere punti pesanti insieme alla Peralta, che invece un pizzico di Campania lo porta nel secondo cognome, quell’Exposito ereditato da mamma. Due partite le hanno già vinte fra domenica e lunedì per conquistare il main draw, la terza la giocheranno martedì (secondo match dalle 10, sul Campo 6) contro Sara Pujals e Daiara Valenzuela, a loro volta provenenti dalle qualificazioni. Insomma, c’è la possibilità di vincere ancora e andare a prendersi la sfida contro Marta Talavan e Ksenia Sharifova, coppia n.16 del tabellone. Partendo da qualificate, secondo i possibili incroci del tabellone, non poteva proprio andare meglio di così.