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Le due azzurre, vincitrici della wild card grazie alle pre-qualificazioni, sono pronte al debutto nel circuito Premier Padel. Un battesimo di fuoco: a Roma, in un Major, sul Pietrangeli. Aima: “Un sogno che si avvera, ho i brividi da due giorni”. Rosi: “Non vedo l’ora di scendere in campo e dare il meglio per vincere”
07 giugno 2025
Per le altre il torneo deve ancora iniziare, mentre il BNL Italy Major di Clarissa Aima e Giorgia Rosi conta già cinque partite. Due le hanno vinte ad aprile per aggiudicarsi la tappa del Lazio delle pre-qualificazioni, le altre tre nei giorni scorsi all’Eschilo Sporting Village di Roma, per conquistare l’ambita wild card che le ha condotte in mezzo alle giganti. Sarà il debutto nel circuito Premier Padel per entrambe, partner fisse da quest’anno. “Aver conquistato l’occasione sul campo – dice Aima, 24 anni da Novara – la rende ancora più bella. È un’emozione incredibile, un sogno che si avvera. Ho i brividi da due giorni: non dimenticheremo mai questa opportunità e proveremo a giocarcela al meglio”.
Per loro, la prima nel BNL Italy Major arriva in un buon momento: ad aprile hanno vinto in Egitto il primo titolo internazionale insieme, mentre a maggio si sono prese la seconda tappa del circuito Slam by MINI. Segno che la coppia funziona. “Ci stiamo conoscendo – spiega Rosi, ternana classe 2002 – e pian piano giochiamo sempre meglio. C’è ancora molto da migliorare ma è un bene: significa che possiamo continuare a crescere. Al Foro Italico ci ero già stata da spettatrice, prima per il tennis e poi per il padel. Ma giocarci è tutta un’altra storia. Non vedo l’ora di scendere in campo e dare il meglio per provare a vincere la partita”.
Di fronte, la coppia azzurra si troverà la portoghese Patricia Ribeiro e la brasiliana Manuela Schukh. Quest’ultima la conoscono bene, avendola battuta nella finale FIP vinta al Cairo meno di due mesi fa: un precedente di buon auspicio, come la collocazione sul Pietrangeli, a rendere l’esperienza ancora più magica. “Era il campo sul quale desideravo giocare – chiude Aima – dunque sapere che giocheremo proprio lì mi rende estremamente felice”. Un’emozione nell’emozione, di quelle che solo Roma sa regalare.