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Vincono i “Chingalan”, ma Cremona/Deus superano l’esame

Malgrado le poche ore di sonno, l’azzurro e il compagno portoghese tengono testa nel secondo set alla coppia numero 2 del mondo, ribadendo di avere un ottimo potenziale. “Soddisfatto di come siamo rimasti in partita – dice il piacentino –, questo match, per me, è stato un premio” (foto di Adelchi Fioriti)

19 giugno 2024

La notte prima degli esami di Simone Cremona e Nuno Deus è stata piuttosto travagliata, perché preparare una sfida contro Galan e Chingotto andando a letto alle 5, dopo un match terminato alle 2.23, è l’esatto opposto dell’ideale. Ma la maturità dell’azzurro e del portoghese può dirsi superata. Di fronte al (buon) pubblico del Pietrangeli è finita 6-0 6-4, dopo un primo set da 20 minuti ma soprattutto un secondo equilibrato per una quarantina, nel quale l’azzurro e il compagno sono riusciti a giocarsela sul serio, anche contro due fenomeni scesi in campo con l’intenzione di non lasciare nulla al caso.

La differenza l’ha fatta un solo break nell’ultimo game, quando il duo Cremona/Deus era in odore di 5-5. Se lo sarebbero meritato per come sono stati in partita, trovando una soluzione per sfuggire dalla pressione insostenibile del primo set, in condizioni tanto rapide da rendere letali anche gli smash di Chingotto. Cremona ha dimostrato di poter essere solido e ordinato anche al ritmo imposto dai numero due, mentre il portoghese Deus ha via via preso coraggio e con la sua pala di sughero ha mostrato tanta potenza e una buona dose di fantasia, prendendosi un paio di applausi da Galan sorpreso con giocate di gran classe. Chiedere di più era troppo, per essere soddisfatti basta e avanza.

Simone sfida i fenomeni: istantanee di un match da ricordare

Malgrado le sole 4 ore di sonno – ha detto l’azzurro – in campo la stanchezza non si è sentita. Non credo che con una preparazione ideale sarebbe andata ancora meglio. Sono soddisfatto di come siamo rimasti in partita dopo il 6-0, credendoci e cambiando qualche dettaglio tattico. Loro forse si sono rilassati un tantino e hanno commesso qualche errore in più, così c’è stata partita. Tuttavia, anche una sconfitta più netta non avrebbe cambiato il mio bilancio di questo torneo. Lo vedo come un premio all’impegno e al percorso compiuto sino a qui”.

La seconda buona notizia di giornata è la conferma di come il progetto con Deus funzioni davvero bene. I due si completano: Simone difende bene e sbaglia poco, il portoghese finalizza. “L’intesa – aggiunge il piacentino classe 1987 – c’è stata fin dall’inizio. Siamo competitivi e insieme l’assetto è quello giusto. Lui ha grandissime caratteristiche, e io mi do il merito di saper plasmare il mio gioco in base a quello di chi mi sta accanto. Sto lavorando per diventare più offensivo, ma ho ancora bisogno di un giocatore di sinistra che porti punti, anche a costo di sbagliare qualcosina in più. In tre tornei con Nuno mi sono trovato davvero bene, e abbiamo raccolto 145 punti: tantissimi”. Per lui si avvicina la top-100, per i “Chingalan” ci saranno Bautista/Guerrero agli ottavi.

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