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"La mia filosofia - spiega l'argentino - è quella di mettere sempre una palla in più dall'altra parte della rete, poi sarà stato anche un po' di istinto di sopravvivenza per non perdere. Ad ogni modo l'obiettivo rimane arrivare in fondo al torneo, in una città che adoro"
12 luglio 2023
Nella vita di Martin Di Nenno, il destino è sempre stato ben presente. A partire da quell'incidente di sette anni fa: viaggiava insieme a due amici su un'auto coinvolta in un terribile impatto. Lui fu l'unico a salvarsi, e nel padel ha trovato le motivazioni per risalire e allentare – per quanto possibile – quel trauma. Il destino, stavolta in chiave sportiva, è tornato all'esordio del BNL Italy Major: di fronte agli spagnoli Diestro e Leal, 'Stupa' e Di Nenno sono arrivati a un solo punto dalla sconfitta. Martin, tuttavia, non era disposto a cedere: “Difficile spiegare una partita del genere, non so come ne siamo usciti. Sono cose che capitano nello sport, è destino, che vale anche nella vita. Io nel destino ci credo, e penso che oggi semplicemente era scritto che dovevamo vincere noi. Voglio però dare tutto il merito a Diestro e Leal: sono stati straordinari, hanno fatto di tutto per vincere e avrebbero potuto chiudere in fretta. Noi abbiamo resistito come potevamo, difendendo tutto”.
Il match-point, in particolare, è stato qualcosa di incredibile: uno scambio infinito nel quale Di Nenno è riuscito a difendere una palla quasi indifendibile: “Non so che dire: lo abbiamo rivisto con Franco e ancora non me lo spiego. La mia filosofia è quella di mettere sempre una palla in più dall'altra parte della rete, poi sarà stato anche un po' di istinto di sopravvivenza per non perdere. Però è stata una follia”.
La temperatura molto alta, più vicino ai 40 che ai 30 gradi, ha giocato un ruolo: “Franco non stava bene, aveva dei forti capogiri, probabilmente a causa del caldo e della tensione. Queste temperature ci mettono tutti a dura prova, e senz'altro con un clima del genere il torneo diventa più aperto. I favoriti rischiano maggiormente, perché i punti vanno più veloci e come abbiamo visto tutto può accadere. Pensiamo anche che un'altra coppia molto forte come Gonzalez/Gutierrez è già uscita di scena”.
L'obiettivo, tuttavia, non cambia: vincere il torneo. A maggior ragione in un luogo speciale: “La mia relazione con Roma è fantastica, ho giocato spesso qui con l'Aniene e lo scorso anno al Major fu tutto meraviglioso. Il ricordo più straordinario è il pubblico, che ci ha accolto come delle rockstar. Tornare qui è una gioia, e spero che questo primo turno sofferto sia un segno del destino, che si possa davvero arrivare in fondo. Certamente io e Franco daremo tutto. La città? Non andrò a passeggiare oggi, perché sono troppo stanco (ride, ndr) ma il tempo per visitare Roma lo troveremo: è tra le mie città preferite e venire qui ogni volta è un incanto”.