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Chingalan stellari: anche a Roma sarà finale con Coello/Tapia

Prestazione mostruosa di Federico Chingotto e Ale Galan nella semifinale contro Di Nenno/Stupaczuk, trasformati in una coppia normale da due giocatori in condizioni strepitose. Vincono 6-2 6-4 e prenotano l’ennesimo scontro con i numeri uno: sarà il settimo del 2024 e il bilancio dice 3-3

22 giugno 2024

Quando Ale Galan e Federico Chingotto giocano così c’è poco da fare. Persino per i “Superpibes” Martin Di Nenno e Franco Stupaczuk, coppia di altissimo livello trasformata in normale dalla prestazione mostruosa dei numeri due del mondo. La semifinale del BNL Italy Major è rimasta super spettacolare, perché giocata a livelli altissimi da entrambe le coppie, ma chi si aspettava la maratona si è dovuto accontentare di un 6-2 6-4. Semplicemente, oggi la disparità fra le due coppie è troppa. Galan incide con ogni colpo, da ogni angolo del campo, e fare un punto a Chingotto è roba da superman.

Come sempre, Di Nenno e Stupaczuk hanno venduto cara la pelle, col primo sempre difficile da penetrare e il secondo comunque efficace, seppur non al livello delle giornate migliori. Ma l’unico momento nel quale si sono rivelati pericolosi sul serio è stato nelle prime fasi del set d’apertura, quando una volèe di Di Nenno ha colpito Galan nelle parti basse, obbligandolo a fermare il gioco per almeno tre minuti. Ma il problema si è risolto in fretta e da lì in avanti non c’è più stata partita fino al 6-2 5-1. Poi, i “Chingalan” hanno perso tre game di fila, ma senza mai dare l’impressione che il duello potesse tornare in discussione.

È stato un match quasi perfetto – ha detto Galan –, contro una coppia fortissima. Infatti, non appena siamo calati si sono fatti trovare pronti. Sono orgoglioso del lavoro che sto facendo insieme a Federico: abbiamo trovato una grande intesa da subito, in campo e fuori”. “Sto vivendo un sogno – ha aggiunto il compagno –, a fianco di un giocatore incredibile. Ci godiamo un’altra finale, e siamo pronti a dare tutto anche domenica”. Sarà la settima sfida stagionale contro i numeri uno Coello/Tapia, e il bilancio dice 3-3. Più di così Roma non poteva chiedere.

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